Franco Buccino
Giovedì scorso sono stato al funerale di Gerardo, mio cugino, ad Agropoli. Il viaggio in treno diventa per me, in questi casi, una sorta di viaggio verso il confine, che si conclude davanti al morto. Che è ilmio fratello cugino, che suscita una infinità di ricordi, di sentimenti, di emozioni. E che è, insieme, uguale a tutti i morti; che è, in qualche modo, la morte.
Nei nostri discorsi facciamo rivivere Gerardo, la sua forte personalità, gli affetti familiari, le scelte così originali: nell’arte, nella politica, nell’impegno sociale, nei gruppi, nelle feste di carnevale…
E naturalmente, anche se con qualche pudore, si parla della religione, della sua contrarietà, quasi ostilità verso i preti e la chiesa.
Sul “manifesto”, per una felice confusione, si legge che lui “saluterà parenti e amici sulla piazzetta della Madonna di Costantinopoli dove riceverà la Santa benedizione”.
Sempre lui, Gerardo, fino alla fine!
Un antefatto al funerale: un vecchio sacerdote, forse suo amico, viene a salutare il defunto nella sua casa, e sia entrando che uscendo, ripete, con apparente ingenuità “Non dite che era ateo. Quando venivo a trovarlo ripeteva: Come vuole Dio”
Tutto naturalmente con l’accento agropolese!
Non so perché la “Santa benedizione” non si è fatta dentro la chiesa, ma ho avuto la sensazione, come tanti, che Gerardo, nella piazzetta della Madonna di Costantinopoli, stesse al posto giusto, “sopra Agropoli” davanti al mare spettacolare, la sua Chiesa!
In un rito funebre, anch’esso originale, il sacerdote, in accordo con Pierpaolo, il figlio giovane studioso di filosofia, ha voluto ricordare e leggere le parole di Jean Paul Sartre sulla speranza. Che, nella circostanza, rappresentano, sono, un superamento, o una perfetta sintesi, di cerimonia laica e cerimonia religiosa.
Tornando a Napoli, in treno, mi è capitato di riflettere su un ultimo esempio che Gerardo mi ha dato.
Negli ormai lontani studi di filosofia mi sono imbattuto in pensatori, che nella fase finale della loro vita e della loro riflessione, hanno fatto la “scelta” metafisica, trascendente. Provocando la reazione di tanti o il compiacimento di altrettanti.
“ Si è rimbambito” o “Ha capito finalmente”. Confesso, io che ho ondeggiato tra le due posizioni: oggi torno a casa più convinto della straordinaria libertà dell’uomo di pensare!