“Distratti da ideologie ben presenti nel nuovo governo…”

Un mio intervento su Repubblica ed. Napoli di oggi

(Franco Buccino)

Distratti da ideologie ben presenti nel nuovo governo, abbiamo un po’ perso di vista la scuola reale, quella di tutti i giorni, senza retorica e senza strumentalizzazioni.

Poi, quasi rinsaviti, prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, abbiamo lasciato polemiche abituali, l’inutile Invalsi, Valditara sette in condotta, la salvifica Agenda Sud, per concentrarci su problemi reali, il precariato e proposte per ridurlo, il dimensionamento della rete scolastica cogliendo l’”occasione” della denatalità e le opportunità del Pnrr, se possibile. Con inusuale tono dialogante. Per amore dei nostri ragazzi: ridurre le polemiche e costruire proposte condivisibili.

Poi è arrivato agosto. A scuole chiuse, ben altri argomenti son venuti alla ribalta, diffusi e commentati dagli organi d’informazione, l’edizione napoletana di Repubblica innanzitutto: il dossier di Tuttoscuola sulla maturità nelle scuole paritarie della Campania, nel triangolo Frattamaggiore, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano; e poi lo stupro delle due ragazzine di Caivano.

Il primo. È nuovo il dossier forse, non il problema. Migliaia e migliaia di persone, provenienti da tutta Italia, si comprano il diploma. Trovano un’organizzazione capillare, dall’arrivo al ritorno con il foglio di carta in tasca. Lo sanno tutti, ora anche il ministro Valditara. L’unico viaggio della speranza al contrario. Forse no. Qualche ministro in passato andò da Milano a Reggio Calabria per superare l’esame di abilitazione all’esercizio della professione d’avvocato. Ora il ministro manda gli ispettori: speriamo che non siano gli stessi che, come da regolamento, vanno durante gli esami a ispezionare le scuole paritarie.

Ma è il secondo episodio, lo stupro di Caivano, che ci fa esplodere! Esplodere contro i responsabili, i colpevoli, da ricercare anche oltre gli autori materiali, tra quanti non hanno fatto la propria parte e non hanno intenzione di farla, rimandando ipocritamente la soluzione di questi problemi alla scuola, che poi significa alle scuole, a singole scuole, come l’istituto comprensivo, esclusivo per il Parco Verde. Che avrebbero il diritto di costituirsi parte civile!

I ragazzi e le ragazze hanno i loro diritti, garantiti da leggi e costituzioni nazionali e internazionali, diritti da esercitare nei loro anni. Non si possono rinviare i provvedimenti che ne derivano. Si possono negare, assumendosene gravi responsabilità. Già è successo durante la pandemia. Già succede da troppo tempo al Sud.

Non è colpa dell’ultimo governo quel che è successo in passato, ma quel che succede ora sì. Non si illuda Valditara di risolvere i problemi delle scuole, soprattutto quelle del Sud, con l’invio degli ispettori o con i soliti inutili progetti. E non si illuda Meloni di poter destinare all’infanzia e ai giovani quel che resta…

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