Ritornano i buoni e i cattivi

Franco Buccino
Anche a Napoli e in Campania si torna a scuola. Si parla, meno che in altre Regioni, di riduzioni di
alunni per via della denatalità, di cattedre scoperte e supplenti a iosa. Ma come e più che in altri
territori, si parla di lezioni a singhiozzo per i ragazzi, di graduatorie di supplenti sbagliate, di fusioni e
accorpamenti di scuole senza criterio. Di scuole date in reggenza, contro ogni logica, a presidi che già
dirigono mega istituti tecnici. Si ripete l’anticipo dell’inizio delle lezioni di qualche giorno, nonostante i
vuoti d’organico e il ricorso a orari ridotti, con relativo recupero in future giornate “pesanti”: una
furbata che abbiamo trasmesso in tutta Italia.
Insomma, un anno scolastico uguale agli altri? No. Dopo gli stupri di due bambine e l’uccisione di un
giovane per futili motivi, compiuti da minorenni, c’è il decreto Caivano. Una stretta sui reati minorili.
Dal Daspo urbano agli ammonimenti e alle sanzioni ai genitori. Fino a due anni di carcere per chi non
manda a scuola il figlio. Una sorta di modifica dello stato giuridico dei minori e dei loro genitori.
Dappertutto, ma da noi in particolare, penso che bisognerà utilizzare le prime settimane di scuola per
illustrare il decreto ai ragazzi, almeno delle medie e del biennio delle superiori. Anche ai genitori negli
incontri scuola – famiglia. Per informarli delle novità importanti che li riguardano.
Già dai mesi scorsi il ministro Valditara aveva cominciato con la rivalutazione del voto in condotta.
Dopo il triste episodio di Rovigo: quando un ragazzo con una pistola ad aria compressa sparò dei
proiettili di plastica contro una professoressa. In particolare il ministro aveva sostenuto che anche
reiterate violazioni del regolamento d’istituto, non solo reati penalmente perseguibili, devono essere
sufficienti a bocciare l’alunno coinvolto. Lo proponeva per “la dignità della scuola e dei docenti”!
I gravi episodi hanno dato l’opportunità agli attuali governanti di far passare provvedimenti che ne
mettono in evidenza le idee, l’ideologia. Al punto che nella stessa maggioranza nascono perplessità,
dubbi, rimandi a modifiche, perché l’applicazione non sarà per niente facile.
Ci prepariamo a una vecchia scuola, quella dei buoni e dei cattivi alla lavagna. Non essendo capaci di
fare belle cose per i buoni, ci concentreremo sui cattivi. E, forse, finalmente elimineremo l’evasione
scolastica, perché gli alunni cattivi li cacceremo o li sposteremo in classi speciali (studio, lavoro e
piccolo contributo economico). E i genitori in carcere per non aver mandato i figli a scuola, avranno
l’amnistia.
Se vi sembra esagerato, provo a chiedere: chi non si lamenta se nella classe di suo figlio c’è un
handicappato grave? Chi denuncia se l’insegnante di sostegno se lo porta fuori, in una stanzetta
adibita a laboratorio di didattica speciale? Siamo passati alla lavagna divisa, anziché in due, in tre
porzioni: i buoni, i cattivi, i diversi. Questi ultimi, secondo la benevolenza dei “benpensanti”, non sono
cattivi, anche se spesso producono gli stessi danni dei cattivi!
I provvedimenti, sulla condotta, sul comportamento, spesso così plateali e strumentali, mettono in
evidenza l’incapacità degli attuali governanti di intervenire sulla scuola e i suoi problemi. Mentre, dai

loro predecessori hanno ben appreso l’arte di scaricare sulla scuola i problemi della società e di
affidarle l’incarico di risolverli.
E intanto le lezioni cominciano. Auguri ai ragazzi e alle ragazze per questo insolito e assai difficile anno
scolastico. Come al solito il loro contributo sarà determinante.
Prendete quello che di positivo si può ricavare dal decreto, accettate la sfida implicita che vi viene
posta, quella di essere cittadini più per tempo. Esercitate il diritto di cittadinanza. Che non vi da titolo a
una medaglia d’oro al valore civile. Ma sappiate che questo esercizio di doveri e di diritti ha la forza di
cambiare la società e illuminare il vostro futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *